giovedì 21 aprile 2011

"CARICA A 200...LIBERA!!!" Questa é da intenditori..


Buongiorno a tutti, mi chiamo Amarillys e sono telefilm-dipendente.

Premesse: il termine telefilm è generico e comprende senza distinzioni le serie televisive, le fiction ecc. ecc.; la dipendenza riguarda soprattutto le serie/telefilm americani, quelli italiani mi capita di seguirli ma non provocano assuefazione.

La mia dipendenza è iniziata nel lontano 1996 quando Rai3 ha iniziato a trasmettere “Friends”, una delle serie televisive più belle degli ultimi 150 anni.

Negli stessi anni ho iniziato a seguire “E.R. medici in prima linea” e ancora oggi non mi capacito della morte del Dott. Greene.. degno successore di E.R. è, a mio parere, “Grey’s Anatomy” (sul punto potrebbe aprirsi una querelle perché non ho citato Dr. House, devo confessare che non lo seguo, non si concilia bene con la mia ipocondria. Ecco cosa è successo quando, mossa da buoni propositi, ho iniziato a guardare la prima puntata della prima serie: la protagonista, insegnante elementare, inizia a dire frasi senza senso, la portano dal mitico dr. e la prima diagnosi è infiammazione delle vene del cervello.. inizio ad avere mal di testa e, quindi, spengo. E’ vero che anche in E.R. e Grey’s ci sono casi medici, ma poi l’attenzione viene spostata sui personaggi della serie e sulle loro storie, e la mia attenzione si focalizzava, rispettivamente, sul bel pediatra Clooney e sul dott. Stranamore, quindi la mia ipocondria rimaneva latente).

Dagli ospedali sono passata alle scene del crimine: CSI Las Vegas rimane il migliore! come Grissom nessuno mai..

Poi ci sono tutte quelle serie televisive che hanno per me un effetto terapeutico. Quando ho bisogno di distrarmi e di trascorrere un paio di ore di puro “cazzeggio” mi riguardo: Will e Grace (Karen è favolosa!), brothers and sisters, una mamma per amica, Ally Mcbeal e poi ci sono loro…quelle 4 donne meravigliose che hanno fatto di Manolo un amico di famiglia, che ci hanno reso cittadine onorarie di New York, che hanno sdoganato il termine pompino, che ci hanno insegnato un uso alternativo del massaggiatore per i piedi, che ci hanno fatto capire quanto è importante e bello avere delle amiche sincere e che hanno fatto capire agli uomini che noi donne, tra di noi, parliamo di sesso proprio come fanno loro..se non meglio..o peggio (ah se potessero parlare le mura di casa della mia amica!).

Durante la mia settimana di quarantena, causa influenza, ho iniziato a guardare lie to me. Serie piacevole, bella l’idea del protagonista super esperto di espressioni micro facciali per cui capisce subito se menti.. però la fanno un po’ facile. Lo schema tipico di una puntata è questo: c’è un reato (omicidio, incendio, sequestro..), la polizia ha un sospettato numero uno che, durante l’interrogatorio in presenza del super esperto di bugie, confessa di essere il colpevole ed ecco che il protagonista interviene dicendo “l’assassino non è lui, ha mentito” e poi riesce a trovare il colpevole..

Seguo anche “the good wife”: avvocato/paladina della giustizia la cui vita viene travolta dagli scandali, anche a sfondo sessuale, del marito, pezzo grosso della procura, che finisce in carcere. Un po’ troppo buonista per i miei gusti, preferisco l’avvocato più cinico alla Ally Mc Beal e soci, ma nel complesso è fatta bene, la consiglio.

Adesso voglio iniziare “Dexter”…me lo consigliate?

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