martedì 7 giugno 2011

Anonimo Federica: scommettiamo che?

Dopo il successo di Lettera da Londra, siamo lieti di dare nuovamente spazio ad una nostra assidua e fedele lettrice in un commento piccato e pungente (tanto da fare concorrenza alla nostra rubrica più seguita) sul "calcio moderno".


Scommettiamo che..
No, lo dico subito, in questo post non parlerò nè di Fabrizio Frizzi nè di Milly Carlucci.
La mia riflessione di oggi è dedicata al cosiddetto "scandalo scommesse" esploso nei giorni scorsi.
Premesso che io non credo in un secondo scandalo genere 2006, le combine (e le conseguenti scommesse) ci sono sempre state e ci saranno sempre.
Il calcio è forse lo sport, almento in Italia, in cui girano più soldi, e dove ci sono più soldi, si sa, c'è sempre il marcio. Vogliamo credere che tutti i risultati scontati delle ultime giornate di campionato siano frutto del caso? O vogliamo pensare che tutte le sviste arbitrali a favore delle cosiddette grandi siano pure combinazioni? Io personalmente non sono sconvolta da questo nuovo caso scommesse, perché non credo che il calcio in Italia, di cui sono grande appassionata, sia uno sport onesto e pulito. Quello che mi da realmente fastidio è vedere tutto questo ammasso di giocatori / ex giocatori, se così li si può definire, che per sbancare il lunario, dal monento che non sono in grado di fare al tro nella vita, lucrano sulle passioni degli italiani.
Prendiamo il caso di Beppe Signori, un giocatore passato agli onori della cronaca solo per un fantastico assist a Roberto Baggio durante Italia-Spagna e per i suoi chili di troppo quando giocava (??) nella Samp, che si è ritrovato in manette colpevole di aver guadagnato illegalmente soldi scommettendo su partite truccate e dichiara a tutta Italia: "abbiate pietà!". Il suo avvocato ha riferito l'estraneità dei fatti del suo assistito, colpevole solo di essere amico con gente che pratica questo tipo di scommesse (...............).
Io dunque dovrei avere pietà di Beppe Signori? Di un uomo che non ha trovato meglio da fare nella vita che guadagnarsi da vivere scommettendo su partite truccate sulle quali migliaia di tifosi, ignari, hanno prima pagato il biglietto, e poi sofferto, gioito e, aihmè, talvolta anche pianto? Come ha detto una volta Sgarbi nei suoi deliri televisivi "la pietà teniamola per qualcun altro che soffre veramente".
Quest'estate non ci sarà nessuna Coppa del Mondo a nascondere questo scandalo, almeno vi prego, Signori, Bettarini, Doni, davanti alle telecamere evitate dichiarazioni penose, abbiate pietà di noi.

Anonimo Federica

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