lunedì 11 luglio 2011

Ecco a voi i "miei" Arcade Fire

Sul biglietto c'è scritto così:


Arena Civica - Milano
05 luglio 2011
Parterre in Piedi
Arcade Fire: 21.00


Entro all'Arena Civica con birra ghiacciata in mano ed i White Lies che suonano da ormai una ventina di minuti.
Assieme agli altri "compagni di viaggio" mi posiziono alla destra del palco, visuale relativamente buona.
Con scetticismo, uno di loro mi chiede "ma come sono gli Arcade? non ho mai sentito una canzone". Risposta "ti divertirai".
Finiscono i White Lies.
Cresce l'attesa.
Alcuni (troppo pochi) mi hanno parlato di questo gruppo, come di un gruppo che fa musica, incuriosito mi sono procurato i loro tre cd (Neon Bible, Funeral ed il recente The Suburbs).
Consumando le cuffie dell'i-Pod sento e risento i suoni prodotti dalle loro chitarre, dal basso e dalla batteria, il tutto accompagnato ed armonizzato da violini, tastiere, contrabbasso e tamburelli.
Un'orchestra di suoni?
Un sound originale, nuovo. Bellissimo.
Maledico il mio inglese che non mi consente di recepire appieno il loro pensiero.
L'Arena Civica è l'occasione per avere una certezza in più.
Alle 21 e qualcosa la striscia di schermo superiore si colora di rosso, macchiata da lettere in bianco che scrivono "COMING SOON ARCADE FIRE"; poi sullo schermo una strada tipicamente nord-americana (loro sono canadesi) con ragazzi in bicicletta, parte il loro corto di The Suburbs.
Otto persone si posizionano sul palco.
Si inizia con Ready to start (giustamente). Il pubblico alza le mani ed urla.
Lo show è iniziato.
La sensazione che ho avuto per tutto il concerto è stata semplicemente quella di sentire Musica, magistralmente proposta con precisione e cura di ogni dettaglio, pronta e regalata a chi lì, in piedi, sopraffatto dall'afa e divorato da mosquitos non voleva altri che loro.
Nulla mi ha lasciato perplesso o con dubbi sulle loro capacità e potenzialità; neppure uno smemorato Win (leader del gruppo) che ha letteralmente ceffato l'attacco e le parole di Crown of love.
Sorry.
Un intermezzo centrale di canzoni lente e ballate (My body is a cage su tutte) circondato da adrenalina allo stato puro, la loro performance è volata via in un'ora e mezza (o poco più) di puro piacere.
Non vedevo l'ora di sentire Intervention e, banalmente, Wake Up. Capolavori.
Vorrei che gli album che ho, registrati in studio, si tramutassero in live; anche se l'effetto che fa vederli e vedere la gente che si agita, si muove, balla e canta è unico.
Sono rimasto estasiato ed ho capito perchè David Bowie ha voluto assolutamente cantare Wake Up assieme a loro.
Non mi sono mai divertito tanto ad un concerto nel quale ho ascoltato musica di fattura e qualità superiore.
Bravi, non sbaglia chi dice che siete la band più brava al mondo, non sbaglia veramente.

3 commenti:

  1. Bellissimo articolo!!!

    Danila

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  2. Grazie Dani, troppo buona.
    Ma sai, quando una cosa ti piace così tanto le parole vengono da sè, con qualche errore dovuto all'enfasi!

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  3. capisco perfettamente :-)

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