mercoledì 10 aprile 2013

La pulce nell'orecchio.

Si torna al Teatro della Gioventù e torna C.S. a parlarci dell'ultimo spettacolo visto, "la pulce nell'orecchio", in scena fino al 5 maggio.





"Arriviamo col ritardo utile a risparmiarci il sempre originale preambolo che accompagna ogni spettacolo in scena al Teatro della Gioventù. Il TKC si prefigge l’obiettivo di..., rumori fuori scena ha battuto il numero di repliche di.., ha fatto più spettatori di.., chi non l’ha visto alzi la mano che nel caso altre cento repliche non si negano a nessuno.., abbiamo fatto le borsette con il logo della compagnia ma non abbiamo considerato che siamo a Genova e nessuno ce le compra.. Andate in Pace. Amen.

Pericolo scampato.

Le premesse sono quindi buone, lo spettacolo le mantiene. Va in scena La pulce nell’orecchio, commedia di Feydeau, in cui si espongono le vicende di Chandebise (Nicola Nicchi), la cui prolungata apatia sessuale insinua nella moglie Raimonda la “pulce”, il dubbio che la tradisca. Per fugarlo coinvolge l’amica Luciana, moglie di un gelosissimo bifolco spagnolo. A lei il compito di redigere e recapitare una dichiarazione d’amore all’inadempiente marito in cui lo invita in un albergo equivoco.
Si apre il secondo atto, siamo in albergo e vi ritroviamo tutti i personaggi che ruotano attorno alla coppia. Tournel, amico di Chandebise, mandato da questi all’appuntamento al buio in sua vece,  Raimonda ad attendere l’arrivo del sospetto fedifrago, Camillo (Giovanni Prosperi), cugino di Chandebise (affetto di un bizzarro difetto di pronuncia per il quale è costretto a pronunciare solo le vocali) insospettabile ma assiduo frequentatore dell’albergo in cui incontra segretamente la moglie del domestico di casa.
Entrano in scena Chandebise, il suo sosia poveraccio, Poche (ovviamente sempre interpretato da Nicola Nicchi), Luciana e l’irascibile marito. L’intreccio si complica, il ritmo, già spedito, cresce vertiginosamente (raggiungendo le punte di rumori fuori scena) assieme alla cadenza di equivoci e battute e, conseguentemente, delle risate.

Spettacolo piacevole, forse uno dei più coinvolgenti a cui ho assistito al Teatro della Gioventù e, a mio giudizio, più divertente del tanto decantato Rumori fuori scena, rispetto al quale migliora decisamente l’interpretazione dei protagonisti, di Nicchi nello specifico (benché il giudizio sia inevitabilmente attenuato dal fresco raffronto con l’Oberon di Campanati. Un mostro di attore che non conoscevo. In scena alla Tosse con Sogno in una notte d’estate).

Unica nota stonata. Rimane la sensazione di aver assistito a qualcosa di già visto, i ruoli sono sempre calzati a misura degli attori che quindi interpretano personaggi sempre simili col naturale effetto di richiamarmi continuamente alla mente il confronto con Rumors e Rumori fuori scena. L’ultima variante sul tema risale ormai a quasi un anno fa. Andò in scena Nemico di classe e fu un successo".

C.S.



Nessun commento:

Posta un commento