giovedì 31 ottobre 2013

L'anno dell'impossibile

A dirla tutta non so proprio cosa scrivere e considerando che la mia é una re-entry direi che il nuovo inizio non è male.
Capiamoci, non scrivo da non so quando e considerando che la mia memoria è talmente scarsa da non ricordare neppure che la mia memoria è talmente scarsa da non ricordare neppure che la mia memoria talmente scarsa, beh, probabilmente un po' di ruggine è più che normale.
Eppure di cose in questo 2013 ne son successe, o se ne son successe ma nulla.
La totale assenza di voglia di pigiare quei simpatici tastini neri si era impossessata di me.
Ad ogni modo, per recuperare parte del tempo perso vi propongo un personale vademecum riepilogativo relativo ai principali argomenti dei quali avrei voluto parlare ma che, preso da un'insensata voglia di atavismo, ho tralasciato.
Partiamo con ordine.
A gennaio in realtà non è che sia successo granché. Beh, si c'è stato il compleanno del Dott A. ma quella è una ricorrenza che ormai si protrae da 28 anni, senza conseguenze eccessivamente eclatanti (p.s.: se non aveste idee su cosa regalargli questo è il sito che fa per voi http://www.piccantifollie.it/).
É quindi solo da febbraio che si comincia ad intravedere un 2013 "scoppiettante", da bocca aperta (no, non fraintendete, non mi riferisco al link di prima o similia).
Per passare così dal profano al sacro ecco Papa Benedetto XVI lasciare tutti esterrefatti con un gesto imponderabile perfino per l'Altissimo (che voglio - ironicamente - pensare reagire con uno stupito "me cojoni!"): le dimissioni.
Primo pontefice nella storia moderna a comportarsi da comunissimo impiegato e/o operaio; ormai stufo della routine quotidiana eccolo inviare una raccomandata R/R del seguente tenore indirizzata alla casella postale n. 3 - Paradiso Nord: "con la presente sono a rassegnare le mie dimissioni dall'incarico conferitomi in data 19.04.2005; tale scelta deve intendersi irrevocabili e produrrà i suoi effetti a far data dal 28.02 p..v. Ringraziando per la fiducia accordatami porgo cordiali saluti.".
Per restare in tema, in data 13 marzo un anziano signore argentino vestito di bianco si é affacciato su di una Piazza San Pietro gremita. Spiazzando i più ha salutato la folla con un italianissimo "Buonasera". Nonostante il precedente "annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam", stupiti da cotanta educazione papale, almeno l'80% dei presenti, per un momento, deve aver pensato: "ma chi minchia è 'sto qui?".
Ricreduti, ora sono tutti ad aspettare una telefonata dal nuovo Papa Francesco I. P.s.: primo oltre che di nome anche di nazionalità, unico Papa sudamericano della storia.
Nell'aprile 2013 l'art. 1 della Costituzione viene stravolto; la Repubblica Italiana, infatti, dopo le svariate figure del menga nella ricerca del successore di Napolitano muta - appunto - in Monarchia "napolitana". Mai accaduto che nella quasi 70ennale storia  repubblicana che il Capo dello Stato uscente sia stato rieletto. Nell'augurare a Re Giorgio di giungere arzillamente al termine del suo quattordicennato, quanto accaduto non può far altro che rivelarsi come uno dei più chiari sintomi di un imminente ammodernamento politico. Peppereppepé scrissi recentemente nel mio libro di costituzionale.
Sempre in un'ottica di "prime volte", il 12 maggio 2013 il Trapani ha ottenuto una storica promozione in Serie B. Giustamente potete pensare "e chi se ne fotte", beh, non vi biasimo considerando che anche a me fottesega.
Giugno e luglio passano indifferenti.
Il fatto per eccellenza, però, lo si registra nel torrido agosto quando una Corte di Cassazione (Sezione feriale e quanto più festiva, rectius festosa) in chiara composizione bolscevica ha condannato in via definitiva l'imputato Silvio Berlusconi a 4 anni di reclusione, dichiarandolo colpevole del reato di frode fiscale (scusate la mancanza di precisione ma son "pillole"). A casa di tale inaspettato avvenimento i meteorologi, nella cui categoria mi preme sempre ricordare il grandissimo Paolo Sottocorona (ne azzeccassi una mannaggia a te, una!) hanno mutato con la rapidità di un ghepardo africano le loro previsioni annunciando in perfetto stile "starkiano": winter is coming! (p.s.: della fazzenda della successiva decadenza non mi va di commentare, sono solo logiche conseguenze). Bufera!
Con un settembre spesso ad aspettarti e giorni scarni tutti uguali (cit.) eccoci avvicinarci pian piano ad ottobre. In un'ottica di avvenimenti impensabili ho così riflettuto: stai un po' a vedere che in questa confusione astrale sia mai che passi l'esame di Stato, enfatti così é stato ed ecco materializzarsi finalmente l'"anno dell'impossibile".
Bentornato a me ma soprattutto: giocate al Superenalotto!
Concludo questo mio sconclusionato rientro nel mondo dei blog con una conferma dell'esistenza dell'"anni dell'impossibile".
Recente fatto di attualità sportiva: 30 ottobre, incontro di calcio valido per la decima giornata del campionato di Serie A Tim, a Marassi si gioca Genoa-Parma. Una situazione di dubbio ed incertezza regolamentare incredibilmente si risolve pro-Genoa, il gol di Mesbah realizzato al minuto 13 c.a. del secondo tempo era chiaramente regolare ma non é stato convalidato. C'é chi grida al miracolo ma commenti a mente fredda cercano di stemperare la tensione post partita: "l'errore ci sta, era solo una questione di centimetri" commenta l'esperta moviolista Milly d'Abbraccio.
L'impossibile sta proseguendo.

martedì 29 ottobre 2013

Bruxelles: cosa vedere (parte prima).

Mettetevi delle scarpe comode perché vi farò camminare.
Innanzitutto alcuni consigli se atterrate a Charleroi: prendete da lì la navetta che parte ogni 30 minuti (noi abbiamo acquistato i biglietti su internet al prezzo di € 28 a/r, a testa, invece di € 34) e in un'oretta scarsa vi porterà a Gare du Midi da dove, in metro, raggiungerete comodamente la città (la stazione é IMMENSA e al suo interno troverete l'ingresso per la metro).


Vi renderete subito conto che le distanze che sembrano enormi sulla cartina sono, invece, molto ridotte e quindi a piedi potrete girare praticamente tutta la città.

Primo giorno: partendo da Place de la Chappelle (dove si trova una delle poche chiese da visitare) e percorrendo tutta Rue de Blaes (davvero bella perchè piena di negozi di antiquariato) siamo arrivati nel quartiere di Marolles dove ogni giorno fino alle 14 c'è il mercato delle pulci. Sinceramente ce lo aspettavamo più caratteristico, invece alla fine c'è una piazza ricoperta da lenzuola su cui, i vari venditori, espongono la loro merce. Non essendo degli esperti di mercati delle pulci non ce lo siamo goduti particolarmente..

Discorso diverso, invece, va fatto per il mercato di Gare du Midi: premetto che la zona è brutta e non c'è nulla da visitare, noi ci siamo andati solo perchè alla ricerca di un banchetto che prepara crèpes con olive e formaggi tipici caldamente consigliata da alcuni amici, ma, ahimè, non lo abbiamo trovato! Devo però ammettere che l'atmosfera era davvero bella: è il mercato di quartiere, nulla di più, ma enorme e pieno di gente, colori, profumi (vi accorgerete che per le vie della città c'é SEMPRE profumo di cibo!). Se volete cercare il banchetto delle crèpes ok (e diteci cosa ci siamo persi), se no questa zona potete tranquillamente evitarla.

Gambe in spalla (e affamati) ci siamo diretti verso la zona più turistica della città: da Porte de Hal imboccate Rue Haute e praticamente alla fine sulla destra vi troverete in una piccola piazzetta da dove parte l'ascensore che vi porterà al Palazzo di Giustizia. E' un immenso palazzo (circa 28.000 mq, se riesco a perdermi in quello della mia città - notevolmente più piccolo - in questo farei la fine del protagonista di The Terminal) costruito in una zona elevata della città a simboleggiare la supremazia della giustizia.

Da qui avrete una splendida vista della città e potrete vedere in lontananza (sulla destra) l'Atomium



vista della città


Riprendendo l'ascensore e percorrendo Rue de Minnes siamo arrivati al quartiere Sablon e da qui siamo arrivati in Rue de la Régence. Percorrendola potrete raggiungere diversi punti di interesse: il Museo Magritte (che vi consiglio di visitare, il biglietto costa € 8 e aggiungendo € 4 potrete avere l'audioguida in italiano), Place Royale, Palais Royal (chiuso il lunedì) e il parco reale


Parco Reale

Dando le spalle a Place Royale seguite le indicazioni per il museo degli strumenti musicali, noi non lo abbiamo visitato, ma solo che il palazzo merita! 


Museo degli strumenti musicali

In questa zona tenete gli occhi bene aperti: potrebbero esserci i classici furgoncini dei venditori di waffel e non potete perderli!

Da qui attraversate un piccolo parco (Mont des Arts) e vi ritroverete in Place de l'Albertine da dove potrete raggiungere facilmente Grand Place attraversando quella che, secondo me, è la zona più bella della città.

Parliamo di Grand Place? Parliamone..














Ci sono ancora un po' di cose da vedere (birre da bere e ottimi piatti da mangiare) a Bruxelles e poi si parte per Bruges..

venerdì 18 ottobre 2013

Ordine.

Sulla scrivania, in agenda.
Ho fatto una pila di fascicoli di cui dovrò occuparmi prossima settimana, ho spiegato tutto al collega per l'udienza di lunedì, ho fatto le telefonate che dovevo fare e segnate quelle che dovrò fare al mio rientro.
Meravigliosa questa sensazione di liberta' dalla routine quotidiana anche se solo per 5 giorni.
Non vedo l'ora di perdermi per le vie di Bruxelles..

A giovedì prossimo!