sabato 23 agosto 2014

Intervista a Christian Roccati by Dott_A

Carissimi lettori, dopo la pausa estiva torna La Punzicata del Dott_A con un'intervista inedita a Christian Roccati!

Vi starete chiedendo chi è questo qui e perchè non abbia scritto un bel post sul bikini della Boschi con ampi dettagli del suo culone burroso. La risposta è semplice, la Boschi mi sta sulle palle e scoprirete che Roccati, seppur piú peloso, è un personaggio molto interessante, non come una cubista californiana, ma comunque tutto da scoprire!

Roccati è scrittore, alpinista e storico, accademico e testimonial del GISM, ex membro della commissione centrale delle pubblicazioni del CAI. Ha al suo attivo la produzione di 24 libri, centinaia di articoli e foto, numerose mostre, 3 premi letterari nazionali, 7 incarichi da addetto stampa nazionale, 130 conferenze. Presiede la delegazione ligure dell'Accademia d'Arte e Cultura Alpina. Ex Atleta con 8 podi campionati italiani e numerosi record in atletica leggera, pratica ogni disciplina in ambito naturale: scalata su roccia e ghiaccio, canyoning, speleologia, ultratrail, escursionismo invernale ed estivo, alpinismo, mtb, sci, tree
climbing, slack line e subacquea. 


E allora che intervista sia!

Dott_A: "Allora Roccati, anzitutto benvenuto su In-Coscienza. Lei è un po' un Maestro Do Nascimento per me, ma questa è La Punzicata per cui dovrò essere imparziale e sgradevole come piace ai miei lettori...Vediamo un po', lei scrive libri, è stato atleta, arrampica, pratica l'alpinismo, gira in mountain bike, rilascia interviste su TV e giornali, dimentico qualcosa?"

CR: "...La parte fondamentale, sono una sorta di asceta. Tutto ciò che faccio è al servizio di una "missione", un evoluzione personale trascendente che spero mi permetta di andare oltre e di migliorare il mondo intorno a me. Il canyoning, la speleologia, le tante attività, le pubblicazioni, sono tutti sintomi al servizio di questa "malattia". Malato di "Oltre" e di "crocerossismo" per il mondo con cui cerco d'essere in totale contatto."


Dott_A: "Fare così tante attivitá non è da tutti, ci dica la veritá, lei usa il viagra? E se non lo usa ci sveli il suo segreto, dove prende l'energia per tutto questo?"


CR: "Ho il "problema" contrario... Non posso non vivere al 1000%. Non è sempre una cosa positiva. Anche nei rapporti, non ho filtri, vado sempre al cuore. Sempre. Non tutto il mondo gradisce una persona per la quale si è trasparenti. Non posso non inseguire la mia "missione", sono Shark, se mi fermo, soffoco."


Dott_A: "Cambiando argomento, io l'ho conosciuta in qualitá di conferenziere un lontano venerdì sera. Lei tiene le sue conferenze gratis, spiega ai dilettanti come il sottoscritto il modo di godersi la montagna senza morire tra atroci dolori e regala pure buoni sconto ai partecipanti (n.d.r. io ho partecipato alle conferenze di Christian Roccati presso il Salewa Mountain Shop di Genova). Insomma, non sarebbe meglio se andasse per figa il venerdì sera? Cosa la spinge a fare questo e cos'ha in programma per i prossimi mesi?"


CR: "Le conferenze alla Salewa sono soltanto una piccolissima parte di quelle che tengo. Ne orgnizzo (o vengo invitato) tutti i mesi, al momento nel nord Italia e da molti anni. E' uno dei miei modi per migliorare il mondo intorno a me con ciò che posso dare. Organizzo anche una quantità vastissima di corsi di tante discipline, agisco sul territorio fisicamente per porre rimedi a varie problematiche e stimolare turismo 
ecocompatibile, insieme a un piccolo manipolo di appassionati, sempre le stesse facc ovviamente, dato che non lo facciamo solo gratis, ma anzi a nostre spese! L'elenco sarebbe lunghissimo a partire dai raduni per donatori di sangue, ai contributi con UISP, o con il GISM, o PER Finale for Nepal, o con la Outdoor Liguria, o con l'AIC, o per i vari CAI, o fra poco con la Sisport, prima con l'atletica, ecc... ecc... Al momento ad esempio sto contribuendo a organizzare il citato meeting internazionale di Finale le cui conseguenze dirette sono ad esempio la costruzione di scuole per bambini in Nepal. Presto supporterò un progetto UISP sul Kurdistan avviato (non da me) lo scorso anno. Si può fare molto per il mondo, questo è il mio modo di fare politica, parola estremamente nobile, oramai appaiata al "male". E capita magari che qualcuno veda un ambiente migliore intorno a sé e che qualcun altro abbia la vita salva o semplicemente più bella, quindi perché non farlo. Quanto all'andare per figa... faccio ogni cosa con pile inesauribili."


Dott_A: "Io amo leggere di montagna e sui libri dei grandi del passato come Walter Bonatti e Reinhold Messner ho spesso trovato critiche all'alpinismo moderno per la troppa tecnologia applicata alla montagna. Oggi, invece, personaggi come Simone Moro o David Lama postano i selfie delle proprie scalate e portano i droni in Himalaya. Lei che è anche     scrittore cosa ne pensa di tutto questo? È giusto che i grandi alpinisti oggi postino sui social le proprie imprese o servirebbe un ritorno alla tradizione?"


CR: "É una domanda molto interessante che ho più volte affrontato in accademia e nei convegni. E' da tagliare per orizzontale a mio parere. Non c'è divergenza con il passato, ci sono alpinisti di punta che sognano di viver di montagna e lo fanno con i mezzi che hanno. La maggior parte degli scalatori sono incredibili narcisisti e dev'esser così o morirebbero in parete. Moro è un bravo ragazzo che ha fatto grandi cose e quanto alla propria presentazione non diverso dai suoi patriarchi. Messner è stato il primo veicolatore d'immagine su vasta scala, non solo per le pubblicità ma per 
tutto l'insieme di proposte del proprio personaggio. Molti lo hanno criticato per la ricerca spasmodica del guadagno, ma non è così, si tratta principalmente di invidia. Messner ricercò il limite mentale, a ciò conseguì quello fisico. Ricordiamo il VII grado, l'Everest senza ossigeno. Per fare questo entrò nella macchina del lavoro. Un imprenditore qualsiasi non fa lo stesso? Bonatti, altro grandissimo, era il volto di "Epoca", non dimentichiamoci la quantità di interviste libri e riedizioni... potremmo aprire un capitolo. Tutti gli alpinisti di punta entrano in questo meccanismo e molti ci lasciano la ghirba, si pensi al più grande poeta Patrick Berhault. Allora tagliamo in orizzontale... ci sono loro e ci sono gli altri, quelli sconosciuti, quelli che vanno in montagna per andare in montagna. Quelli di cui non sapremo mai e che non necessitano di tutta questa carica mediatica. I personaggi c'erano prima e ci saranno poi. Puri e meno puri. Tra i VIP e tra i non VIP, ci saranno sempre e comunque le persone alla ricerca di trascendenza e quelle che invece non provano nulla. Penso che in cima alle montagne si posino pensieri... chi ci trova sogni e dei e chi immagina non ci sia alcunché. Una volta raggiunta la cima ognuno scorge ciò che lì vi ha posato. Alcuni solo "ombre e polvere"."


Dott_A: "Come sa io parlerei di montagna per ore ma temo di aver tediato abbastanza i miei lettori e mi giocherei un braccio che in questo momento sono già sintonizzati su you porn, perció sará meglio concludere...Prima di salutarci peró ci lasci con qualche bomba alla Maurizio Mosca e un messaggio per tutti quelli che ancora preferiscono la riviera romagnola ad una sana dormita in rifugio con meno 10 gradi"


CR: "Scrivo tante tipologie di libri anche se sono un narratore. Credo che i miei lettori trovino nelle mie pubblicazioni guidebook possibilità per godersi la natura nella totale rilassatezza, tra giri in cascate, laghi, pareti e persino spiagge, con escursioni da dieci minuti a venti ore. Ce n'è per tutti. Quindi non dite mai "se", non usate mai il condizionale, la natura è davvero per tutti. Avete voglia di vivere, prendete un libro e andate! Per quanto mi riguarda, mi sto addestrando per alcune concatenazioni molto difficili che spero di poter concludere nel prossimo anno. Nel fratempo finirò tre libri di narrativa, che usciranno uno dopo l'altro entro 20 mesi. Il primo di essi, "Sette Nero" lo consegno lunedì... Chi lo legge? Fra un mese è fuori! Buona Montagna ragazzi!"




Testato dal Dott_A



Testato dal Dott_A





domenica 3 agosto 2014

Domenica sera.

Mamma: "cosa mangiamo stasera?"
Amarillys: "io avrei voglia di pizza!" (come sempre, direbbe qualcuno)
Mamma: "ok, impastiamola!"

E dopo più di un'ora ne è uscito un CAPOLAVORO.

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